Tutto da rifare, o quasi. In un solo GP, quello di Silverstone, Vettel
ha perso il tesoretto faticosamente accumulato in precedenza passando da
+20 a +1 su Hamilton, che al giro di boa del mondiale - 10 GP su 20 -
ha l'inerzia tutta dalla sua parte. Pneumatici a parte, con quegli
anteriori davvero 'sinistri' che quasi all'unisono negli ultimi tre giri
hanno afflosciato le speranze di Raikkonen e Vettel di portare a casa
almeno un 2° e 4° posto, la Ferrari a Silverstone è stata in affanno per
tutto il week end.
Puntare il dito sulla tenuta delle Pirelli, che sta indagando sulle
cause dei cedimenti "comunque di natura diversa fra loro", sarebbe
ingiusto e fuorviante: la SF70-H resta una monoposto eccellente nello
sfruttamento delle nuove gomme, ma nell'ultimo mese ha perso questo suo
vantaggio rispetto alla Mercedes, non riuscendo però ad avvicinarla nel
nodo della potenza espressa in qualifica. Lo sottolinea Vettel, che
rimarca giustamente i progressi della rossa in questa stagione - nessuno
un anno fa avrebbe immaginato il tedesco in vetta al mondiale al giro
di boa -, ma che evidenzia pure "La superiorità della W08 ad aumentare
la potenza del loro motore soprattutto in qualifica", spesso la chiave
della gara. Il famoso manettino, una scriminante non da poco.
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