LEWIS HAMILTON 9 Ha passato il sabato
pomeriggio in evidente crisi biliare, causa regalino della giuria al
biondo. Smaltita la rabbia, di domenica Lewis ha ricambiato la cortesia
in pochi metri, fulminando il vicino di casa alla prima curva. Poi si è
limitato a portare a spasso la Mercedes dando i segnali opportuni del
potenziale a disposizione solo quando serviva. Dopo un lungo
inseguimento il rapper è tornato in testa al mondiale con l’intenzione
di restarci fino alla fine, forze occulte permettendo.
NICO ROSBERG 8
Ormai è evidente che sia la Mercedes che il mondo che governa la
Formula 1 vorrebbero il suo autografo sulla coppa 2016. Nico e i suoi
numerosi sostenitori si ritrovano loro malgrado a fare i conti con un
mastino poco addomesticabile, un talento puro che 9 anni fa riuscì a
mettere in crisi un fenomeno come Fernando Alonso. A Budapest è bastato
il semaforo per chiarire il concetto.
DANIEL RICCIARDO 7,5
“Sorrisone” trova tempi e modi per tornare sul podio, scrollandosi di
dosso per una domenica la minaccia assai concreta del ragazzino che
guida la macchina gemella. Eccellente nella gestione delle gomme, Dan
illude Vettel e poi lo batte, tornando sul podio e salendo al terzo
posto nel mondiale
SEBASTIAN VETTEL 6,5
Dopo un’altra domenica al limite dell’anonimato Seb racconta storie
alle quali non crede più nemmeno lui. Lo fa senza il sorriso dopo 300
chilometri coperti senza guizzi particolari, lontanissimo ancora una
volta dalla coppia Mercedes, battuto pure dalla Red Bull.
MAX VERSTAPPEN 6
Dopo i giorni di festa torna a beccare di brutto dal compagno di
squadra. Eppure dove c’è Max lo spettacolo e garantito. Non per niente,
nella noia generale, la regia lo cerca sempre e comunque in attesa del
numero ad effetto. In Ungheria lo ha trovato con Raikkonen.
KIMI RAIKKONEN 9 La rimonta dalla settima
fila ha dato un senso alla sua domenica. La svolta vera sarebbe arrivata
con il sorpasso sul giovane Max, grazie allo slancio di una Ferrari che
stava volando. Tempi e modi dell’attacco hanno offerto un altro esito.
Resta comunque davanti a Seb nel mondiale e già questo non è poco.
FERNANDO ALONSO 8
Una gara noiosa, come lui stesso la ha definita. Totalmente priva di
azione in pista e solitaria questa corsa per il campione spagnolo. Si
classifica alla fine settimo così come era partito. Il migliore, se non
altro, del gruppo centrale di piloti, un buon risultato per tutta la
squadra.
CARLOS SAINZ JR 7
Carlos parte dalla sesta posizione in griglia, ma subito viene
passato da Alonso dopo pochi metri. Passa tutta la corsa ad inseguire il
connazionale senza però riuscire a passarlo, viste anche le difficoltà
dettate dallo stesso tracciato. La Tororosso, ad ogni modo coglie un
piazzamento a punti, sempre utile e piacevole per i vertici della
scuderia.
VALTTERI BOTTAS 6.5
Partito decimo, il finlandese riesce a mettere le sue quattro ruote
davanti ad Hulkenberg fin da subito portandosi al nono posto. Da qui
riesce a fare ben poco se non accodarsi ai due piloti spagnoli e
concludere la gara in nona posizione. Anche per lui una gara abbastanza
noiosa in questa domenica.
NICO HULKENBERG 5.5
Chi ha avuto una corsa decisamente più movimentata è il tedesco della Force India.
In partenza perde subito una posizione nei confronti di Bottas, ma il
vero dramma della corsa avviene dopo il primo pit, quando si ritrova
bloccato dietro Kvyat e Massa, che gli tarpano le ali in una possibile
rimonta. Il Tedesco non riesce a venire a capo di un sorpasso ed è
costretto a rimanere ai margini della zona punti. Al secondo pit,
commette un errore mentre è fermo alla piazzola dei box e perde la
posizione nei confronti di Palmer, e i sogni dei punti si allontanano
sempre più, se non fosse che l’inglese, con un testacoda gli regala
l’accesso alla decima posizione su un piatto d’argento.
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