lunedì 28 novembre 2011

GP Interlagos 2011 - Pagelle

Il GP del Brasile che si è corso sul circuito di Interlagos ha chiuso l’annata agonistica della Formula 1. Sull’asfalto carioca si è assistiti alla prima affermazione stagionale dell’altra Red Bull, quella sbagliata verrebbe da dire, guidata dall’eterno numero due della scuderia della bibita taurina Mark Webber. Vittoria limpida o regalo pre natalizio per l’alfiere del campione del mondo Seb Vettel, fatto sta che le monoposto in blu hanno chiuso la stagione come l’avevano cominciata, con una vittoria e tanti saluti al resto della compagnia che, quest’anno, ha raccolto le briciole lasciate qua e là dai razzi progettati da Chris Horner. Ecco le pagelle dei protagonisti della tappa brasiliana di un mondiale che di certo non verrà ricordato tra i più combattuti e spettacolari della storia di questo sport.
MARK WEBBER: voto 9: buona l’ultima, verrebbe da dire. Sì, perché proprio nell’ultimo appuntamento stagionale il tenebroso australiano riesce a salire sul gradino più alto del podio, guardando dall’alto verso il basso l’amico/nemico vestito con la stessa tuta. Una vittoria, quella del trentacinquenne di Queanbeyan, che sa molto di regalo organizzato anticipatamente dal suo team per Natale, visto che Vettel, che aveva presunti problemi al cambio, una volta superato senza opporre estrema resistenza al canguro australiano, ha mantenuto un ruolino di marcia competitivo nella sua prestazione. Comunque, il giusto premio ad una stagione sfortunata, ma portata a termine da professionista, fedele all’obbiettivo della scuderia.
LEWIS HAMILTON e FELIPE MASSA: voto 9: no, il voto alto non è per la prestazione in gara di ieri. Massa è arrivato quinto, Lewis nemmeno l’ha vista la bandiera a scacchi. Il 9 in pagella è piuttosto un grazie alle continue e divertenti intemperanze che il brasiliano e l’inglese hanno avuto in questa stagione. Litigi, battibecchi, sgomitate sul filo dei 300 all’ora shakerati in un cocktail di adrenalina e rivalità davvero gustosi. Felipe e Ginetto hanno litigato come bambini, facendosi dispetti, scambiandosi colpe reciproche, sfidandosi in buona parte dei circuiti. E poi, sul più bello, come è finita? Una bella stretta di mano, la pace e tutti a casa felici e contenti per la cena. Bravi, almeno la rivalità agonistica c’è stata. Ora la pausa, chissà se il prossimo anno i due monellacci torneranno a darsene in pista, ma per il momento si pensa al Natale e allora si sa che son tutti più buoni.
JENSON BUTTON, voto 8,5: ecco uno che non parla tanto, ma che quando lo fa dice cose sagge e che, soprattutto, in pista si fa sentire eccome. A chi gli chiedeva nei giorni precedenti la gara brasiliana se fosse stato felice di arrivare secondo in classifica generale, il bel Jenson aveva candidamente risposto che nessuno tra uno o due anni avrebbe ricordato chi fosse stato il vice campione del mondo 2011, mentre il campione sì. Parole sagge caro inglesino, ma la stagione di colui che è universalmente riconosciuto come la seconda guida McLaren dietro al cocco di mamma Hamilton, quest’anno ha dimostrato che non si diventa campioni del mondo di Formula 1 per caso. Button è stato competitivo su quasi tutti i circuiti e, alla fine, il più regolare dietro a sua maestà Vettel. Per cui very well, mr. Jenson.
FERNANDO ALONSO: voto 8,5: in quest’anno tribolato per la Ferrari, lo spagnolo si è specializzato nell’arte del compiere miracoli. Certo, manco molto ancora alla beatificazione di San Fernando da Oviedo, ma la stagione dell’asturiano è l’unica nota positiva per la casa di Maranello. Anche in Brasile, nonostante non sia riuscito a salire sul podio per poco, Nando è stato tra i protagonisti. Suo il sorpasso più bello, forse l’unico in realtà, di un noioso GP; sua la grinta e il desiderio di non arrendersi o, comunque, di vender cara la pelle; sua la passione che ricorda ai depressi tifosi del Cavallino rampante che, forse, all’orizzonte uno spiraglio di luce c’è ancora. Ora riposati caro Alonso perché nel 2012, si spera, dovrai essere ancora tu il condottiero massimo di una vettura che, in fondo, è la storia della Formula 1.
SEBASTIAN VETTEL: voto 8: più per il record di pole position stabilito sul circuito brasiliano che per la prestazione in gara. Certo, con la pancia piena il tedesco terribile non ha opposto eccessiva resistenza al sorpasso del compagno di squadra, recitando al meglio la parte del Buon Samaritano e guidando la sua Red Bull in maniera ordinata fino alla bandiera a scacchi. Il buon Seb si permette anche il lusso di fare un piccola escursione domenicale nelle vie di fuga della pista di Interlagos, ma non per questo riesce a salire ancora, per l’ennesima volta in stagione sul podio. La vera sfida comincia adesso caro Vettel: i 7 titoli di Schumacher sono ancora lontani, ma con un missile del genere tra le mani e l’età dalla tua, il buon Schumi comincia a pensarci davvero.

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